5 COSE DA SAPERE SUL CORONAVIRUS

In questi giorni si parla molto del nuovo Coronavirus (2019-nCoV), un virus della stessa famiglia della SARS. Mentre Pechino sta reagendo per limitare il contagio, facciamo chiarezza per capire se e quanto è il caso di preoccuparsi.

Immagine persona con mascherina



1️. È pericoloso?
Rispetto all’inizio si sono ridimensionate le preoccupazioni, man mano che si scoprivano centinaia di casi di contagio con sintomi però poco gravi. Attualmente sono 25 i morti causati dal 2019-nCoV, sicuramente pericoloso per chi ha un sistema immunitario indebolito. Non abbiamo comunque abbastanza dati per una risposta definitiva, ma ad esempio la SARS si era rivelata da subito molto più pericolosa.
2️. Quali sono i sintomi?
Sono gli stessi della maggior parte delle malattie respiratorie: febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. I sintomi peggiorano soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti (come problemi cardiovascolari e diabete) o in pazienti anziani.
3️. Come si trasmette?
È stato confermato che in alcuni casi il contagio è avvenuto tra esseri umani, e quindi non solo da animali a umani. Manca però da capire in quale misura avvenga il passaggio diretto tra persone, fattore fondamentale per avere un quadro chiaro della situazione.
4️. Abbiamo una cura o un vaccino?
Attualmente non esiste un vaccino contro i coronavirus: la realizzazione dei vaccini richiede anni di attività di ricerca. Le cure si concentrano principalmente sul tenere a bada i sintomi, mentre il nostro sistema immunitario impara a sbarazzarsi dell’ospite indesiderato.
5️. Cosa possiamo fare?
Come per gli altri virus (e i batteri) la regola d’oro resta la prevenzione: lavarsi spesso le mani accuratamente (almeno per 30 secondi), usare gel disinfettanti dopo essere stati in luoghi pubblici, starnutire e tossire in un fazzoletto, lavare frutta e verdura accuratamente, evitare il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

Ringraziamo la FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri per le informazioni.