Rianimazione Cardio Polmonare

Le indicazioni del Ministero della Salute per l’erogazione dei corsi BLSD

Il Ministero della Salute, nell’allegato 1 della Circolare del 5 giugno 2020, modifica i protocolli di primo soccorso, rianimazione cardiopolmonare (BLS-D – Basic Life Support and Defibrillation) e la formazione dei soccorritori laici.

Gli studi delle Società scientifiche hanno messo in evidenza il rischio contagio Covid-19 per i soccorritori (laici e sanitari) durante le manovre di rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco per la produzione di droplets e aerosol. L’OMS ha considerato infatti le manovre di rianimazione cardiopolmonare come altamente a rischio di contaminazione virale per tutti i soccorritori e in quanto tali da effettuare con specifiche precauzioni.

Avevamo già trattato dell’argomento in un precedente articolo. Ora le indicazioni sono state codificate dal Ministrero della Salute in un documento  che sintetizziamo come di seguito riportato:

Indicazioni sul soccorso e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare extra ospedaliero per soccorritori “laici”

Cambiano le raccomandazioni nelle persone con quadro sospetto o confermato di COVID-19 secondo le indicazioni di tutte le sigle internazionali del soccorso (ILCOR, AHA, ERC, ILSF).

I principali punti delle indicazioni di ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation) esaminato il rischio per i soccorritori durante l’attuale pandemia di COVID-19 e pubblicati sono:

  • le compressioni toraciche e la rianimazione cardiopolmonare possono generare aerosol;
  • i soccorritori laici eseguiranno la rianimazione con le sole compressioni toraciche (Hands-only CPR) e con i defibrillatori di accesso pubblico;
  • i soccorritori laici che siano disposti, addestrati ed in grado di farlo, possano rendersi disponibili ad eseguire le ventilazioni di soccorso nei bambini, in aggiunta alle compressioni toraciche a causa della prevalente causa asfittica dell’arresto cardiaco pediatrico;
  • gli operatori sanitari, in caso di rianimazione, devono utilizzare i dispositivi di protezione individuale adatti ad evitare l’esposizione ad aerosol generati dalle procedure;
  • per gli operatori sanitari considerare di erogare la defibrillazione prima di indossare i DPI in quelle situazioni nelle quali il soccorritore valuti che i benefici possano superare i rischi;
  • per il soccorritore laico (sia occasionale che certificato) evitare di avvicinarsi al viso della vittima per stabilire la presenza del respiro e procedere con la RCP mediante le sole compressioni toraciche con il consiglio di coprire bocca e naso della vittima con mascherina o appoggiando un indumento per limitare la diffusione dell’aerosol.

Formazione dei soccorritori

Anche la formazione dovrà seguire modalità diverse, dovute alla necessità di distanziamento sociale, sanificazione ambienti e materiali, gestione di afflussi, deflussi e permanenza, registrazione della presenza con riferimento alle condizioni di salute del momento.

  • Blended: teoria in webinar e pratica ridotta residenziale
  • Corso in aula: con regole di distanziamento (ampi spazi), disinfezione, utilizzo di DPI per i partecipanti e con un manichino riservato al singolo discente.

Nel documento sono riportate anche dettagliate indicazioni per la parte organizzativa e di gestione dei presenti al corso.